Sottoscrivere o sottoscrivere?
by Luisella Rivolta
Oggi parliamo di due verbi solo all’apparenza sinonimi: subscribe e underwrite.
Il verbo subscribe significa “sottoscrivere“, “firmare” e, in senso più ampio, “aderire“, “approvare” o “abbonarsi“.
In effetti, anche il verbo underwrite è un traducente di “sottoscrivere” e “firmare“, ma viene usato anche per indicare l’assunzione di un rischio.
Come tradurre quindi l’espressione “to subscribe and underwrite shares” in ambito finanziario? Dobbiamo considerarla un legal pair e quindi tradurla semplicemente come “sottoscrivere azioni”? In realtà, no: esiste una differenza.
Capiamo, però, in primis il significato di sottoscrivere e collocare azioni con o senza garanzia.
La società che vuole emettere strumenti finanziari li offre agli investitori mediante l’intervento di uno o più intermediari. Si parla di “sottoscrizione” quando gli strumenti finanziari sono di nuova emissione e vengono collocati per la prima volta sul mercato, mentre il “collocamento” si riferisce a strumenti finanziari già emessi che vengono successivamente venduti. Il servizio di sottoscrizione e/o collocamento da parte di un intermediario può avvenire con o senza garanzia.
Nel primo caso, l’intermediario garantisce all’emittente il loro collocamento sul mercato oppure li sottoscrive in prima persona per poi rivenderli. Alla fine del cosiddetto “periodo di collocamento”, se gli strumenti finanziari non fossero stati venduti, l’intermediario rimarrebbe proprietario degli stessi, se li avesse sottoscritti, oppure sarebbe tenuto ad acquistarli dall’emittente.
Nel secondo caso, invece, l’operazione non è coperta da questa garanzia e, quindi, il rischio del mancato collocamento rimane in capo alla società emittente.
Tornando, quindi, alla fattispecie, to subscribe shares significa “sottoscrivere azioni“, ovvero corrispondere i conferimenti per le azioni della società emittente. To underwrite share, invece, si riferisce alla forma di garanzia di cui sopra, che si può rendere con l’espressione ”assumere garanzie nei confronti dell’emittente”, dove quindi il soggetto garantisce alla società emittente il collocamento delle azioni.
Questa stessa differenza si applica non solo alle azioni, bensì agli strumenti finanziari in genere.
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