Isn’t this worth consideration?
La consideration costituisce uno degli elementi essenziali del contratto nei sistemi di common law: senza di essa il contratto non può dar luogo ad alcun vincolo giuridico. Si tratta dell’elemento che rende il contratto oneroso, ovvero che lo trasforma in uno scambio (bargain); dunque nella common law gli atti a titolo gratuito sono possibili solo nell’ambito di altri istituti giuridici, come ad esempio il trust (un altro amico di lunga data di ogni traduttore legale).
Ma c’è dell’altro: mentre nel nostro ordinamento l’onerosità del contratto implica la sinallagmaticità delle prestazioni, ovvero il fatto che siano reciproche e proporzionate, nella common law questo requisito non sussiste. In altre parole, laddove le parti decidono di scambiarsi delle prestazioni, ciò potrà dare luogo a un contratto “enforceable”, ovvero in grado di stabilire obbligazioni vincolanti (binding), anche in caso di sproporzione tra il valore di tali prestazioni.
La traduzione del termine consideration risulta quindi tutt’altro che scontata: a seconda del contesto essa può infatti corrispondere al “corrispettivo”, al “compenso” o al semplice “prezzo” di un bene o servizio; poiché il suo ambito si estende decisamente al di là di quello strettamente pecuniario, essa può anche equivalere alla “prestazione” o “controprestazione”. Quando il corrispettivo costituisce la consideration per una delle parti, il bene o servizio ricevuto sarà la consideration dell’altra. Proprio perché nella common law lo scambio costituisce un presupposto fondamentale del contratto, la consideration può poi coincidere con la sua “causa”.
La consideration deve inoltre essere good, valuable o legal (aggettivi in questo caso sinonimi), ovvero “valida” o “sufficiente” (ma non necessariamente adeguata o proporzionata), mentre si parla di failure of consideration quando questa risulta mancante o insufficiente dopo la stipulazione del contratto; tale termine può quindi fare anche riferimento al semplice inadempimento. Infine, sebbene in generale i due concetti non coincidano, conferendo al contratto una forma di reciprocità la consideration può indicare la sua stessa “sinallagmaticità” (o “corrispettività”).
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