Careful where you stand!
Oggi analizziamo il termine standing nelle sue diverse accezioni.
Standing è innanzitutto sinonimo di condizione, posizione o reputazione da un punto di vista sociale o economico. “A person of standing” indica una persona che gode di buona reputazione, mentre “a good financial standing” esprime una valutazione sulla solidità della posizione finanziaria.
Quando, invece, si dice che una persona fisica o giuridica è “in good standing”, significa che tale soggetto ottempera a tutti i requisiti di legge che gli fanno capo.
Nel settore bancario, credit standing indica l’affidabilità creditizia: un parametro usato dalle banche, ai fini della concessione di un credito, per valutare la capacità di un soggetto di onorare gli impegni assunti e di rimborsare un debito nei tempi stabiliti (in altre parole la solvibilità).
In ambito processuale civile, invece, il termine standing (o locus standi) assume un’accezione del tutto diversa, esprimendo il concetto di legittimazione a stare in giudizio. Con standing to sue si indica la legittimazione ad agire (detta anche attiva), mentre con standing to be sued si può rendere il concetto di legittimazione a resistere in giudizio (detta anche passiva).
Nel sistema statunitense, la legittimazione ad agire dinanzi i tribunali federali presuppone l’esistenza di tre fattori: injury-in-fact (danno concreto lesivo di un diritto soggettivo), causation (causalità tra danno lamentato e condotta del convenuto) e redressability (la probabilità che una pronuncia favorevole possa effettivamente porre rimedio al danno).
Va da sé che, in questo contesto, lack of standing identifica un difetto di legittimazione processuale.
Infine, standing può descrivere il carattere fisso o permanente di una cosa.
Per esempio, a standing order impartito a una banca è un ordine di bonifico permanente, mentre gli standing auditors di una società sono i sindaci effettivi.
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