An interesting question
Questa settimana ci dedichiamo a uno dei termini più polisemici del nostro settore, il cattivello interest.
Come di consueto, analizziamo i traducenti del nostro termine esplorando i settori in cui ricorre. In genere, non sono certo il diffuso “interesse” di ambito finanziario o la “partecipazione/quota” (anche controlling o majority) di ambito societario a metterci in difficoltà nella traduzione di interest!
The going gets tough quando incontriamo il termine nell’ambito del trust, spesso associato all’aggettivo beneficial. In questo caso il nostro interest identifica un diritto, nello specifico il diritto di proprietà del beneficiary (beneficiario).
Anche in ambito immobiliare, interest assume anzitutto il significato di “diritto di proprietà“, che può essere talvolta common o community per identificare la “comunione” di beni immobili comuni. Il life interest identifica nello specifico il diritto di equity di chi gode di un life estate, ovvero di un diritto la cui durata è pari alla vita umana. Per buona pace del nostro De Franchis, non ci azzarderemo mai a tradurre quest’ultimo con usufrutto!
Nell’analizzare questo termine, non possiamo infatti prescindere dalla dicotomia di diritto generale tra equitable interest e legal right, che ci ricorda la fondamentale distinzione tra i diritti di equity e common law.
In ambito bancario/finanziario, incontriamo ancora interest in particolare preceduto dal termine security a designare un diritto di garanzia e talvolta la garanzia medesima.
Infine, in ambito procedurale, interest (in bringing proceedings) identifica l’interesse ad agire in giudizio di una party in interest.
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